Il Teatro Oplà di Verona , in collaborazione con la Fanfara Ziganka, presenta il suo nuovo spettacolo di musiche e danze popolari, di ricordi, parole e immagini dalla Bulgaria degli anni ‘60 – ‘80.

… sono le voci delle mie amiche, di mia nonna, di mia madre, delle vicine di casa. Voci che risuonano nel cuore, nella mia memoria, che mi accompagnano durante i miei frequenti viaggi…

Frammenti, atmosfere, ricordi, sguardo su un paese. 

Un paese molto vicino. Ci separa la stessa distanza come quella da Verona a Reggio Calabria. 

Un paese molto lontano. Per lingua, abitudini alimentari, usanze. Il Paese delle Rose. Il paese della “maggioranza bulgara”, dello yogurt con i cetrioli, delle misteriose voci bulgare.

Un paese diviso tra (il vicino) Oriente e (il lontano) Occidente. 

 

La Bulgaria.

Vogliamo portarvi in quelle terre attraverso i ricordi, le emozioni, gli occhi di una persona “sopravvissuta” al socialismo.  Raccontare, senza fare paragoni , e con un pò di nostalgia per i vecchi amici sparsi per il mondo, per le manifestazioni in piazza e le camicette bianche inamidate. 

Ma niente è perso. Sono rimasti non solo i ricordi, più vivi che mai, ma anche la musica e il canto, testimoni di una grande tradizione popolare.

Sono rimaste le voci a risuonare nel cuore. Le voci delle amiche, della nonna, della madre, delle vicine di casa. Voci bulgare.

 

Fanfara Ziganka

L’accompagnamento musicale è curato da un sestetto composto da musicisti  provenienti da diverse esperienze musicali, che si è ritrovato a condividere la cultura popolare dell’est Europa, con particolare attenzione ai paesi balcanici. Molti dei brani eseguiti dalla Fanfara Ziganka sono danze collettive della tradizione ebraica e balcanica.

Per maggiori informazioni contatta Evelina (Teatro Oplà)

fonte: http://teatroopla.wordpress.com/